Piscina fai da te: si o no?
Di cosa tener conto?
Se vi trovate a dover scegliere tra un'utilitaria e una piscina fai da te, qui di seguito troverete senz'altro argomentazioni che vi aiuteranno a decidere per la seconda opzione.
La bella stagione ci spinge a optare per una piscina fai da te che, non solo con i dovuti accorgimenti è una spesa accettabile - anche se non irrisoria - per una qualsiasi famiglia media, ma che inoltre darà valore aggiunto al vostro giardino, alla vostra casa e alla vostra estate. Senza considerare che renderà felici i vostri bambini come nessun'altra cosa!
Vediamo quali possibilità ci sono.
Per prima cosa bisogna tener conto dell'insolazione, e cioè decidere l'ubicazione della piscina in modo tale che nel pomeriggio l'acqua possa riscaldarsi con il sole. Dobbiamo anche tener conto del vento, cioè è bene che la piscina si trovi comunque in una posizione che sfrutti gli effetti degli elementi e non che li subisca.
Le dimensioni della vasca devono essere ben proporzionate e avere le zone di profondità ben distribuite, perché non possiamo ritrovarci una piscina olimpionica alla quale accedere direttamente dalla porta di casa, non sarebbe pratico né esteticamente funzionale, ma bisogna considerare bene le proporzioni con il gazebo e il barbecue. Insomma: è necessario valutare bene la posizione e l'equilibrio con l'ambiente circostante prima di pensare ai materiali.
Per quanto riguarda la struttura perimetrale, potremmo scegliere tra lamiera, polistirolo o muratura, questo in funzione del rivestimento scelto, cosa che incide non poco sui costi. Vediamo come. Innanzitutto è la depurazione dell'acqua e il metodo con cui vogliamo che questa venga effettuata che incide molto sulla struttura della costruzione e ne determina il modello: se la depurazione sarà a skimmer, e dunque con il bocchettone posto sotto il livello dell'acqua, il prezzo sarà molto più ridotto rispetto a un sistema di depurazione a sfioro con vasca di compensazione.
A questo proposito una buona possibilità sono i kit per le piscine fai da te già pronti: senz'altro riducono la spesa e la difficoltà del lavoro. Una complicazione da ovviare è quella inerente ai permessi della costruzione che devono essere resi a Titolo Comunale (sentenza della Cassazione Penale, Sez. III, 27-01-2004, n. 6930): secondo la costruzione, il permesso da avere sarà di diversa natura e cioè può essere una D.I.A. (Denuncia di inizio attività) o semplicemente un Permesso di Costruzione.
La scelta cambia a seconda delle misure della struttura e dai regolamenti del comune in cui ci troviamo. Se il volume complessivo dell'opera non supera il 20% del volume totale del fabbricato, ci troveremo di fronte alla necessità di richiedere la D.I.A., negli altri casi è necessario il Permesso di Costruire e, quindi, rivolgersi all'ufficio tecnico del comune o ad un professionista, per un progetto con tutti i dettagli dell'opera. Per quanto riguarda i costi, evidenziamo che uno scavo può costare circa 5 euro al metro cubo, ai quali vanno aggiunti 8 euro per l'interramento e altri 8 per il trasporto del materiale. Importantissimo è tenere presente che il costo dell'Iva in questi casi è del 10%. La rendita catastale non varia e quindi l'imposta sull'immobile rimane inalterata.
Insomma: vi potete già immaginare con un cocktail in mano al bordo della vostra piscina senza troppi problemi, a rilassarvi per godere del vostro tempo libero al meglio!
Se preferite, potete sempre rivolgervi agli esperti del nostro portale!