Vincoli paesaggistici e piscine fuori terra

Conoscete i vincoli paesaggistici?

14 FEB 2018 · Tempo di lettura: min.
Vincoli paesaggistici e piscine fuori terra

Le piscine fuori terra e i vincoli paesaggistici che ne conseguono sono elementi appartenenti l'uno all'ambito dell'edilizia, e l'altro a quello del paesaggio. È molto importante tenere i due ambiti ben separati e conoscerne i dettagli, per ciò che riguarda regolamenti e possibilità.

Il "Decreto Scia 2" ha rivoluzionato e semplificato non di poco l'ordinamento edilizio italiano. In questa sede prenderemo in considerazione solo le piscine fuori terra, smontabili e utilizzate solo in regime temporale, ben diverse da quelle fisse che rispondono a delle regole diverse, per ciò che riguarda l'ambito paesaggistico e legislativo. Vediamo in che termini.

Nello specifico ci riferiamo a quelle piscine che sono categorizzate come arredi da giardino, cioè ad aree ludiche senza fini di lucro che possono avere elementi di arredo come gazebo, barbecue, tavolinetti, etc., per accogliere gli amici proprio a bordo piscina. Sono anche le piscine "fai da te", diciamo, quelle pubblicizzate nei mesi estivi e che hanno pochi metri cubi e poca profondità. Queste hanno l'intelaiatura completamente smontabile e le dimensioni, come già evidenziato, di regola sono medio piccole.

È un'installazione esterna semplice, che deve sottostare, comunque, a certe condizioni e prescrizioni che sono, per esempio quelle:

  • antisismiche;
  • antincendio;
  • igienicosanitarie;
  • di sicurezza;
  • efficienza energetica;
  • tutela del rischio idrogeologico;
  • disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio.

Le installazioni di una piscina fuori terra temporanea non comporta dunque, oltre a quelli sopracitati, adempimenti legislativi particolari. I vincoli che possono esserci sono quelli cosiddetti di "natura sovraordinata" (artistici, storici, culturali, archeologici) per ciò che riguarda gli immobili cosiddetti "notificati". È infatti necessario fare le adeguate verifiche, perché anche il Comune stesso potrebbe aver imposto dei limiti o dei divieti di installazione di piscine su alcune parti del territorio.

Altri vincoli paesaggistici più difficili da sormontare sono quelli che riguardano l'interesse pubblico: in questo caso, anche se si tratta di piscine stagionali, smontabili e temporanee, se nell'aera di nostro interesse fossero presenti questi tipi di vincoli, la piscina può essere contrastata, cioè non abilitata. L'interesse collettivo prevale dunque su quello privato, soprattutto se ciò riguarda il concetto di bellezza e del valore paesaggistico. Perciò, anche laddove le installazioni siano solo a breve termine, nelle zone vincolate occorre molta prudenza.

La cosa più intelligente da fare è quella di andare in Comune presso l'ufficio tecnico dell'edilizia privata e verificare che non ci siano vincoli di installazione, o approfondire le condizioni alle quali l'eventuale installazione deve sottostare. Tutto ciò per evitare l'eventuale problema dell'abuso edilizio. Inoltre, anche se una piscina fuori terra non dovrebbe supporre troppi vincoli, le cose possono cambiare da Comune a Comune, soprattutto per quanto riguarda gli scarichi della piscina stessa; quindi è sempre necessario rivolgersi prima di tutto, e come già sottolineato, all'ufficio di competenza.

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Scritto da

Francesca Regni

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