Elevatori idraulici per le piscine: libertà e sicurezza nei movimenti
Gli elevatori per le piscine sono una dei passi avanti fondamentali per l’accesso allo sport acquatico e all'ozio in piscina per le persone con disabilità motorie. Per la loro praticità, facilità di installazione e la versatilità, sono uno strumento tecnologico fondamentale per l’accessibilità.
Nell’ambito dell’ozio e il tempo libero, gli elevatori per le piscine sono uno dei passi avanti fondamentali per l’accesso allo sport acquatico per le persone con disabilità motorie. Per la loro praticità, facilità di installazione e la versatilità, sono uno strumento tecnologico fondamentale per l’accessibilità universale.
I sollevatori o elevatori idraulici permettono alle persone disabili di entrare ed uscire dalla piscina in maniera autonoma, o quasi autonoma in relazione al tipo di disabilità, e comunque facilitando moltissimo anche lo sforzo di parenti e operatori, nonché il confort e la sicurezza delle persone disabili.
Secondo le caratteristiche di ogni vasca, i sollevatori idraulici possono essere portatili o fissi. Mentre i primi comportano una maggiore facilità di trasporto e di montaggio, poiché si installano nel momento in cui si necessitano, gli altri, gli elevatori fissi, si adattano a qualsiasi tipo di piscina, compreso quelle che non hanno il bordo a sfioro. Infatti sono dotati di bracci ad ancoraggio telescopico che possono adattarsi a qualsiasi tipo di traboccamento.
L'autonomia dell'individuo è uno dei vantaggi principali di questi sistemi. Inoltre, nel caso di impianti portatili e non ancorati permanentemente al bordo piscina, possono essere utilizzati all’occorrenza in più vasche dello stesso impianto.
Gli elevatori idraulici funzionano grazie alla pressione dell’acqua della piscina stessa. Sono formati da una sedia, un'asta principale (o albero) e un pistone, elemento essenziale per facilitare il movimento verso l’alto e verso il basso. L’elevatore può eseguire grazie a questi elementi movimenti verticali e rotatori, migliorando di gran lunga l’accessibilità delle persone disabili alla vasca. L’angolo di rotazione può cambiare in base alla marca anche se in genere si parla di 150º e sopportano un peso massimo di 140kg.
Per migliorare la sicurezza dell’apparecchio, la maggiorparte delle sedie sono dotate di riposapiedi rigidi. Inoltre, nel caso degli elevatori portatili, esistono molti modelli che permettono lo spostamento degli indumenti a bordo piscina con massima garanzia di equilibrio, giacché la disposizione delle ruote evita le oscillazioni durante lo spostamento. Non richiedono la realizzazione di lavori di costruzione e sono facilmente smontabili e trasportabili.
Quando invece si parla di difficoltà motorie meno invalidanti, le rampe costituiscono uno dei metodi più tradizionali per favorire l’inserimento delle persone con mobilità ridotta alla piscina, utilizzate con molto giovamento anche dagli anziani e dalle donne in stato avanzato di gravidanza.
Le sedie a rotelle anfibie, infine, galleggiano anche con il peso della persona e quindi facilitano l’accesso e l’uscita dalla piscina in assoluta sicurezza. Possono essere utilizzate sia nelle piscine con rampa che nelle spiagge di sabbia. L’altezza del sedile, inferiore a quella delle sedie a rotelle, contribuisce ad un movimento più agevole della persona disabile ed è comoda sia in acqua che in terra ferma.
è la prima volta che sento parlare di elevatori idraulici - sono malato di parkinson da oltre 20 anni e a volte sono impacciato nei movimenti potete darmi informazioni grazie