10 consigli per garantire la sicurezza infantile in piscina

Sono sufficienti solamente 10 centimitri d'acqua e 20 secondi di tempo, affinché un bambino possa morire affogato.

22 FEB 2018 · Tempo di lettura: min.
10 consigli per garantire la sicurezza infantile in piscina

Sono sufficienti solo 20 secondi affinché un bambino muoia affogato e, secondo alcuni studi realizzati in Spagna, più della metà degli annegamenti registrati accadono in piscina e le vittime sono minori di 6 anni.

Davanti a questa realtà è importante che si applichino le dovute misure di sicurezza, necessarie a proteggere la tua famiglia da questa esperienza indesiderabile. Perciò va prestata molta attenzione ai seguenti consigli per godere appieno dell'estate in tutta sicurezza.

  • Controllo: non lasciare mai che i bambini facciano il bagno senza la supervisione e il controllo costante di un adulto. Non importa se sanno nuotare, va ricordato che gli incidenti accadono sempre, perciò si chiamano incidenti. In molte circostanze è successo che i bambini correvano a bordo piscina, sono scivolati e hanno poi battuto la testa; infine sono caduti in acqua in stato di seminconscienza; cosa che non ha permesso loro di risalire alla superficie.
  • Norma 10/20: ogni 10 secondi un adulto deve controllare i bambini. Come abbiamo già sottolineato, bastano solo 20 secondi perché un bambino muoia annegato.
  • Detettare i rischi: il bordo della piscina è scivoloso? Non c'è una ringhiera intorno o questa è troppo bassa? La porta si apre facilmente? Controlla i punti deboli e di pericolo, questo ti aiuterà a pianificare meglio le aree che devi rinforzare.
  • Livelli di protezione: è facile accedere alla piscina? C'è un sensore che segnala quando qualcuno cade in acqua?
  • Apprendimento ed educazione: è molto importante parlare con tuo figlio e spiegare, in modo facilmente comprensibile per la sua età, quali siano i pericoli quando si fa il bagno senza la supervisione di un adulto o quando vorrebbe fare certe acrobazie in acqua senza l'aiuto di una persona adulta. Se il bambino presta attenzione, questa spiegazione è senz'altro una tutela in più, che riduce i rischi di cui abbiamo parlato e che eviterà che il bambino vada in acqua senza avvisare un adulto.
  • Dispositivi di salvataggio: è fondamentale avere sempre a portata di mano gli strumenti necessari per un eventuale salvataggio. Prevenire è sempre meglio che curare.
  • Ordine: mantenere in ordine l'area della tua piscina evita inciampi, cadute, evita che tuo figlio rimanga impigliato nell'acqua o che non possa risalire poi in superficie, etc.
  • Controllo dei drenaggi: è importante che la manutenzione sia aggiornata e che i tuoi figli si mantengano lontani dalle aree delicate come i filtri.
  • Elementi di sicurezza: esistono moltissimi elementi di sicurezza; dalle coperture delle piscine fino agli allarmi perimetrali o di immersione.
  • Emergenze: on è mai di troppo che qualcuno nell'ambiente sappia effettuare una RCP (Rianimazione CardioPolmonare). La Croce Rossa imparte questi tipi di corso costantemente e si fa anche in alcune municipalità.

È importante che si prenda coscienza del fatto che una piscina non è mai da considerarsi troppo piccola per non valutare alcuni di questi consigli come molto utili, per quanto riguarda la sicurezza; anche perché gli incidenti hanno dimostrato che bastano solo 10 centimentri di profondità a provocare l'affogamento di un minore.

Se si ha bisogno di più informazioni su questo tema o si ha bisogno di controllare la sicurezza della propria piscina, si può contattattare una squadra di professionisti attraverso il nostro portale, dove è possibile trovare una grande varietà di esperti. Non è mai abbastanza investire in sicurezza per proteggere chi amiamo di più.

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Scritto da

Francesca Regni

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