Piscine da incubo: SOS trattamento shock
Stai per aprire la tua piscina dopo la stagione di chiusura invernale? Preparati, potresti trovare spiacevoli sorprese!
Aprire la piscina dopo la stagione di chiusura invernale può rivelare spiacevoli sorprese: acqua torbida, alghe, organismi indesiderati. L'acqua è malata e bisogna curarla, per evitare che le malattie si contagino ai bagnanti e per godersi la piscina fin da i primi giorni dell'estate.
Una piscina bella è prima di tutto una piscina pulita. Per mantenerla in ottime condizioni è indispensabile effettuare un trattamento shock ad inizio primavera o estate (per le piscine all'aperto). Questo processo impedisce il fastidioso problema dell'acqua verde causata dalla presenza di batteri e residui organici. Spesso è necessario ripeterlo più volte durante l'anno per evitare cattivi odori e irritazioni cutanee. Altri campanelli d'allarme sono la presenza di alghe e pareti scivolose. Tutto ciò può essere causato da un forte temporale o semplicemente dall'uso costante della piscina da parte di un gran numero di persone. Per il trattamento shock si utilizzano ossidanti chimici, in particolar modo il cloro, per eliminare contaminati di origine organica ed inorganica. Un altro prodotto sempre più utilizzato è l'Oxone, un potente ossidante con formulazione a base di ossigeno attivo.
Le fasi del trattamento con il cloro
Chiamato anche clorazione shock, il trattamento shock con cloro disinfetta l'acqua della piscina in maniera vigorosa ripristinando le condizioni ottimali dell'acqua. Tuttavia è necessario non abusare di questa tecnica perché potrebbe causare irritazioni cutanee dei bagnanti. Il cloro solitamente si trova in commercio sotto forma di pastiglie o polvere. Quest'ultima viene utilizzata negli impianti tradizionali e dev'essere disciolta in una bacinella d'acqua tiepida e poi versata in acqua. Nelle piscine più moderne, come quelle progettate dall'impresa Desjoyaux sono indicate, invece, le pastiglie, grazie a un apposito cestello prefiltro. Anche se spesso non viene ricordato, è buona norma controllare il valore del pH dell'acqua in modo tale da agevolare la funzione del cloro. Questo valore dovrebbe aggirarsi fra 7 e 7,6 senza che si abbassi drasticamente, perché potrebbe causare la corrosione delle parti metalliche. La dose ottimale di cloro oscilla fra 15-20g per ogni metro cubo d'acqua. Tuttavia una volta dato il via al trattamento è consigliabile non farsi il bagno in piscina per almeno 24/36 ore, in modo tale che il valore del cloro attivo libero scenda sotto 1 ppm. Alcune delle aziende italiane che si occupano della vendita dei prodotti per il trattamento shock sono Arrigoni piscine e Desjoyaux. Quest'ultima vende il prodotto Cloro Shock da 1kg a 6,25 €, da 5kg a 26,00 € e da 10kg a 52,03 €.
L'alternativa al cloro
Esiste un'opzione diversa all'utilizzo del cloro per il trattamento shock. Si tratta dell'Oxone, un potente ossidante con una formulazione a base di ossigeno attivo. L'utilizzo di questo prodotto elimina i contaminanti di origine organica senza però innalzare i livelli di cloro. In questo modo si evita il problema delle cloramine, prodotte dalla reazione tra cloro e contaminanti all'interno della piscina che provocano irritazioni cutanee e respiratorie o congiuntivite. Per il trattamento shock con l'Oxone è sufficiente spargere il prodotto uniformemente sulla superficie della piscina con i filtri in azione. È consigliabile seguire attentamente le dosi consigliate sulla confezione del prodotto. Per sicurezza è possibile fare un trattamento shock preventivo, ripetendo il processo ogni settimana. Una delle imprese che importa e distribuisce questo prodotto su tutto il territorio nazionale è Medicaline: il Dupont Oxone (a circa 12 euro al kg).
ciao, vorrei un aiuto per gestire la mia piccola e nuova piscina. Ho comprato l'anno scorso una piscina fuori terra rotonda, di 305 cm di diametro con pompa a sabbia da 4500 l\h, ossigeno attivo, anti algha ecc..., ma il primo anno, gestire l'acqua è stato impossibile, perchè il PH era sempre molto alto quest'anno mi sono munito di riduttore di PH e mi sono documentato capendo che forse il problema nasce dal fatto che io riempio la piscina con acqua di pozzo ed è l'unica disponibile. Non ho ancora utilizzato il riduttore di ph e vorrei dei consigli su alcuni dubbi: 1- c'è una sequenza + corretta nel versare i prodotti? prima una poi un'altra ecc.. 2- l'acqua non è mai limpida, dipende dal ph alto?