I (falsi) miti sulle piscine

I miti legati alla piscina sono molti, cerchiamo di sfatarne alcuni.

11 AGO 2016 · Tempo di lettura: min.
I (falsi) miti sulle piscine

Alcuni miti sono complicati da eliminare e continuano ad esistere tutt'oggi. Abbiamo deciso di svelarne alcuni per evitare di accettarli come verità assolute.

Che si parli di leggende metropolitane, miti o menzogne, il mondo dei proprietari di piscine deve fare i conti con diverse credenze. È importante conoscere la verità una volta per tutte.

Mito 1: il cloro causa occhi rossi

Chi non ha mai avuto gli occhi rossi in piscina? Quanti hanno pensato che questa reazione fosse dovuta al cloro? Questa sostanza può effettivamente causare irritazione ma gli occhi hanno maggiori probabilità di diventare rossi a causa del sudore o dell'urina presente nell'acqua. Per questo è necessario controllare l'equilibrio chimico della vostra piscina, analizzando la sua composizione chimica e il processo di filtrazione.

Mito 2: alcuni prodotti chimici possono rilevare la presenza di urine nella piscina

No, non esistono questi prodotti. Attualmente, infatti, nessun produttore è stato in grado di creare questo tipo di additivi chimici. Nel caso in cui una persona dovesse urinare nella vostra piscina, una quantità di cloro che oscilli fra 1 e 3 ppm di cloro, sarà in grado di evitare una potenziale contaminazione causata dall'urina.

Mito 3: è necessario attendere un'ora prima di fare il bagno dopo aver mangiato

Nessuna prova accerta questa leggenda e non vi è alcuna ragione reale per impedire a una persona di farsi il bagno dopo aver mangiato. Infatti, non sono stati registrati casi di annegamento a causa di crampi dopo i pasti. Tuttavia, è vero che il nuoto porta il sangue dal cuore fino ai muscoli, allontanandolo dallo stomaco. Ciò può rendere la digestione più difficile e causare crampi, ma non far annegare una persona.

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Fonte: Flickr

Mito 4: i capelli diventano verdi quando c'è troppo cloro in piscina

Effettivamente i capelli possono diventare verdi dopo una nuotata in piscina ma non a causa del cloro. I capelli diventano verdi per la presenza di particelle di rame in acqua. Queste particelle di rame possono provenire dal sistema idraulico, dagli alghicidi utilizzati per il trattamento dell'acqua o dal vostro shampoo (che contiene componenti in rame).

Per evitare questo fenomeno è sufficiente utilizzare uno shampoo senza componenti in rame e che abbia un pH neutro oppure lavare i capelli con aceto o succo di limone subito dopo il bagno in piscina.

Mito 5: Il cloro elimina tutte le sostanze nocive della piscina

Il cloro elimina molti batteri ma non uccide tutte le sostanze nocive contenute nell'acqua della piscina. I batteri come la Giardia, la Shigella o il Norovirus, infatti, hanno una vita media di una settimana prima di essere eliminati dal cloro. Ingerire l'acqua della piscina, dunque, non è consigliato, anche se ha un buon equilibrio chimico.

È necessario sapere, inoltre, che un forte odore di cloro non è sinonimo di pulizia, al contrario. Questo odore è dovuto alle clorammine che si formano a causa della reazione del cloro con agenti contaminanti (sudore, urina, cosmetici, oli per il corpo, ecc). Un forte odore di prodotti chimici mostra una grande presenza di contaminanti che, incontrando il cloro, producono l'odore. Nella maggior parte dei casi, dunque, sarà necessario aggiungere altro cloro per purificare ed igenizzare al meglio la vasca.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in manutenzione delle piscine.

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