Ricordate che tutte queste operazioni di manutenzione devono essere effettuate costantemente nel miglior modo possibile in modo tale da poter usufruire sempre della vostra piscina in tutta tranquillità.
- Manutenzione all'inizio della stagione o set-up
Alla fine della primavera, arriva il momento di godersi nuovamente la propria piscina, dopo un lungo inverno. Con l'arrivo dei primi caldi, i proprietari di una piscina non vedono l'ora di poter ritornare a tuffarsi in acqua e a rilassarsi al sole. Tuttavia, prima di ritornare in vasca, è necessario ripristinare la piscina dopo l'inverno. Il procedimento di riapertura dipenderà dalle operazioni che avete messo in atto durante l'inverno.
Se avete chiuso correttamente la piscina lo scorso inverno
Se avete messo a punto tutte le tecniche di mantenimento durante la stagione fredda, il cosiddetto "invernaggio", prima di riutilizzare la vasca, dovrete realizzare alcune attività per ritornare a fare il bagno in tutta sicurezza. Ecco le principali attività di manutenzione:"
Fase di pulizia delle pareti e del fondo. Se avete mantenuto la vasca in condizioni ottimali durante l'inverno, potrete rimuovere la copertura invernale, lavarla, lasciarla ad asciugare e conservarla, pronta per essere nuovamente utilizzata per la stagione fredda. Innanzitutto, controllate che tutti i macchinari siano in buone condizioni. La prima fase consiste nel pulire tutte le pareti e il fondo della piscina, facendo attenzione a non dimenticare nessun elemento. Potete utilizzare un retino per eliminare i residui più grandi che si sono poggiati sull'acqua e poi usare diversi strumenti, come i robot, i pulitori e l'aspirafango per pulire a fondo tutte le pareti della vasca.
Presenza di crepe o di fessure. Quando le pareti e il fondo della piscina sono più limpidi, è arrivato il momento di rendersi conto se, durante la stagione fredda, si siano create crepe o fessure all'interno della vasca. Questa fase è fondamentale per scoprire eventuali segni di cedimento della struttura. Se avete dubbi, è preferibile rivolgersi a un tecnico esperto, per evitare di mettere a rischio la vasca. Se ci sono fessure e crepe, infatti, sarà necessario sostituire le parti del rivestimento che si sono scollate e riparare le eventuali fessure che si sono create.
Controllo dei parametri e trattamento shock. Dopo aver realizzato la pulizia fisica delle pareti e del pavimento della piscina, è necessario controllare i livelli del pH e del cloro, due parametri indispensabili per conoscere lo stato di salute dell'acqua. Per evitare pericoli e garantire la salute dei bagnanti, sarà indispensabile realizzare un trattamento shock (o clorazione shock) per riportare i parametri dell'acqua allo stato ottimale. Per realizzare il trattamento si può utilizzare il cloro in pastiglie o in polvere, seguendo attentamente le dosi raccomandate presenti sulle istruzioni del prodotto scelto. Ovviamente, non sarà possibile farsi il bagno dopo la clorazione ma bisognerà attendere almeno 24 ore. Questa operazione ci permetterà di disinfettare l'acqua e di renderla di nuovo limpida e pulita.
Utilizzo dell'antialghe e del flocculante. In ogni caso, dopo il trattamento shock, è possibile completare la pulizia chimica della piscina utilizzando altri due prodotti. Il primo è l'antialghe (o alghicida) che serve a eliminare le eventuali alghe che si sono formate in acqua a causa della temperatura dell'acqua e dei parametri errati del pH e del cloro. Il secondo prodotto da utilizzare è il flocculante che è necessario per ripristinare la trasparenza dell'acqua dopo la stagione fredda. Per utilizzare questi prodotti, seguite attentamente le istruzioni e attendete accuratamente i tempi richiesti per poter continuare il processo di manutenzione.
Se non avete chiuso correttamente la piscina lo scorso inverno
Cosa succede, invece, se non avete seguito il processo corretto di manutenzione durante l'inverno, il cosiddetto "invernaggio"? In questo caso, sarà necessario mettere in atto un trattamento della vasca diverso che permetta di poter riutilizzare la piscina in tutta sicurezza.
Ecco le principali attività di manutenzione.
- Svuotare la piscina. Se non avete seguito il processo adeguato per la manutenzione invernale, sarà necessario svuotare la piscina, in quanto non sarà possibile recuperare l'acqua che sarà stata esposta continuamente alle condizioni climatiche avverse. Ricordate che, nonostante in questo caso sia indispensabile svuotare la piscina, solitamente la vasca dev'essere piena d'acqua per evitare cedimenti strutturali.
- Fase di pulizia delle pareti, del fondo e del sistema di filtrazione. Dopo aver svuotato la vasca, sarà necessario ritirare tutti i residui che si sono accumulati nei mesi precedenti e pulire con cura sia le pareti che il fondo della piscina. È probabile, infatti, che la vasca presenti incrostazioni e macchie organiche e di calcare. In questo caso, oltre alla normale pulizia, sarà necessario utilizzare un disincrostante. Usate il prodotto su tutte le pareti e il fondo della piscina, facendo attenzione alle istruzioni indicate dal fabbricante. Ricordate che, in base al materiale di cui è composto il rivestimento della piscina, dovrete far attenzione ai prodotti e agli accessori utilizzati durante la fase di pulizia, per evitare di rovinare la vasca.
- Oltre alle pareti e al pavimento, è fondamentale pulire tutti gli altri elementi della piscina, come gli skimmer, i filtri e tutti gli altri elementi che possono essere stati compromessi dai residui durante l'inverno.
- Riempire nuovamente la piscina. Dopo aver messo in atto tutte le fasi precedenti, è indispensabile riempire nuovamente la vasca. È fondamentale ricordare, infatti, che la piscina non deve essere mai lasciata senz'acqua durante tanto tempo, nemmeno durante la stagione fredda. Una vasca vuota, infatti, a causa della spinta del terreno circostante, può essere sottoposta a una forte pressione che può compromettere in maniera grave la struttura della piscina. Per riempirla, basta lasciare sul fondo il tubo collegato al rubinetto e attendere che l'acqua arrivi al limite stabilito.
- Controllo dei parametri e clorazione shock. Come abbiamo detto precedentemente, è fondamentale controllare tutti i parametri dell'acqua per essere sicuri che sia sicura per i bagnanti. I principali elementi da analizzare sono il pH e il cloro. In ogni caso, è fondamentale, per la riapertura della piscina, eseguire una clorazione shock (o trattamento shock) per correggere ogni possibile variazione errata dei parametri. In questo modo, riusciremo a ottenere un'acqua limpida e trasparente e, soprattutto, sicura per i bagnanti.
- Utilizzo dell'antialghe e del flocculante. Come nel caso precedente, sarà necessario anche aggiungere altri prodotti per poter essere sicuri di ottenere un'acqua limpida e trasparente e libera da alghe e da altri residui. Per terminare il processo di riapertura della piscina, infatti, dovrete aggiungere l'alghicida (o antialghe) e il flocculante, seguendo attentamente le istruzioni presenti sulle confezioni dei prodotti utilizzati.
- La manutenzione durante la stagione (manutenzione) (700 p)
Prima di decidere di costruire una piscina nella propria casa, è indispensabile sapere che sarà necessario non solo essere disposti a effettuare una grande spesa iniziale (e anche le eventuali spese straordinarie) ma anche a doversi prendere cura giorno dopo giorno della salute dell'acqua e della vasca.
Attività quotidiane
Esistono una serie di compiti da svolgere quotidianamente per poter continuare a usufruire di una piscina sicura. Ecco le principali attività:
- Analizzare il pH dell'acqua. Come abbiamo già detto, il pH è un parametro indispensabile per conoscere lo stato di salute dell'acqua della piscina. Nel caso in cui questi valori siano sballati, infatti, ci si può trovare in presenza di acqua verde, incrostazioni, corrosione dei materiali. In più, questi parametri errati possono creare problemi alla pelle e agli occhi dei bagnanti. Per poter analizzare il pH dell'acqua, è possibile utilizzare gli appositi kit che sono in grado di indicare l'acidità o la basicità dell'acqua. Esistono sia kit manuali, come quello colorimetrico che quelli elettronici. I valori corretti del pH oscillano fra 7,2 e 7,6. Se i parametri si trovano al di sopra o al di sotto di questa fascia, sarà necessario alzarli o abbassarli attraverso l'utilizzo di appositi correttori di acidità o basicità che si possono trovare in commercio. Nel caso in cui i valori del pH siano spesso errati, è probabile che le cause scatenanti siano un numero troppo elevato di bagnanti, le condizioni atmosferiche avverse o una cattiva manutenzione.
- Analizzare il livello di cloro. Oltre all'utilizzo dell'impianto di filtrazione, l'acqua della piscina viene solitamente disinfettata attraverso l'utilizzo del cloro, anche se esistono altre sostanze a disposizione. Si tratta di un parametro importante, proprio come il pH, per evitare rischi concreti sia per la vasca che per i bagnanti. Solitamente, il valore misurato è quello del cloro libero, ossia quello che è ancora attivo ed efficace. Un livello ottimale di cloro si aggira tra 0.6 e 1.0 ppm (mg/l). Per misurare la quantità di cloro presente nell'acqua, uno degli strumenti più usati è il metodo D.P.D. (Dietil-p-fenildiamina) che si basa sull'utilizzo di pastiglie e una scala colorimetrica. Se il livello di cloro è troppo basso, potrebbe non disinfettare correttamente l'acqua, aumentando il numero di microrganismi. Se è troppo alto, invece, potrebbe creare irritazioni agli occhi e alla pelle dei bagnanti. È importante ricordare che l'efficacia del cloro dipende anche dal valore del pH. Mantenere un valore del pH ottimale, infatti, vi aiuterà ad avere una piscina più pulita e sicura.
- Pulire l'acqua (foglie, insetti e altri residui). Durante la bella stagione, quando la piscina non è coperta, è normale che gli agenti atmosferici e la vegetazione circostante possano sporcare l'acqua. Cercate di pulire ogni giorno la superficie dell'acqua, magari utilizzando un apposito retino. Per evitare di trovare costantemente insetti (morti o vivi) sulla superficie dell'acqua, è possibile trovare repellenti naturali o chimici per respingerli e prevenire i residui di questo tipo all'interno della vasca.
Attività settimanali
Oltre alle varie attività da eseguire ogni giorno, esistono una serie di operazioni fondamentali da effettuare a livello settimanale per mantenere in perfetto stato l'acqua e la vasca della piscina, nonché tutti i macchinari e gli strumenti dell'impianto. Ecco i principali compiti da eseguire per la manutenzione settimanale:
- Pulire gli skimmer. Una grande parte delle piscine interrate possiede un sistema a skimmer che si occupa della filtrazione e della depurazione dell'acqua in circolo, in modo tale da mantenerla sempre limpida e libera da residui. Per questo, per mantenere l'acqua della vasca sempre in ottime condizioni, è fondamentale pulire gli skimmer, possibilmente ogni settimana. Solitamente, è possibile farlo manualmente, svuotando i cestelli ed eliminando tutti gli eventuali residui che possono compromettere la loro funzione. In alternativa, è possibile utilizzare prodotti disinfettanti pensati appositamente per questa operazione di pulizia. In alcuni casi, inoltre, è indispensabile eseguire un trattamento shock per una pulizia a fondo di tutto l'impianto.
- Pulire le pareti e il fondo. Ogni settimana, è d'obbligo pulire le pareti e il fondo della piscina. Questa operazione solitamente va eseguita con la vasca piena. In generale, infatti, la piscina va svuotata solamente se non sono state eseguite o effettuate correttamente le operazioni di invernaggio. Oltre a pulire la superficie dell'acqua con un retino, per ritirare eventuali residui, azione che dovrebbe essere fatta ogni giorno, possiamo utilizzare un aspirafondo manuale o altri strumenti automatici, come aspirafango, robot o pulitori. Sul mercato, infatti, esistono tantissimi accessori e macchinari per la pulizia delle pareti e del fondo della piscina. Chiedete al vostro rivenditore qual è quello che meglio si adatta alla vostra piscina e ai materiali con cui è stata costruita e rivestita.
- Eseguire il controlavaggio e pulire il prefiltro della pompa. Una volta a settimana, soprattutto quando la piscina viene utilizzata molto, è possibile eseguire l'operazione di controlavaggio (o backwash). Consiste nella pulizia del filtro a sabbia della piscina, per evitare che si intasi a causa della presenza di residui e che, di conseguenza, continui a svolgere correttamente la sua funzione di filtrazione. Questa operazione si basa sull'invertire il flusso dell'acqua, procedimento che permette, grazie alla pressione dell'acqua stessa, di eliminare i residui presenti nel filtro.
Ecco le principali fasi del controlavaggio:
- spegnete la pompa;
- se presente, aprite la valvola del tubo di scarico;
- spostate la valvola selettrice sulla posizione "controlavaggio" o "backwash";
- riaccendete e spegnete la pompa fino al momento in cui l'acqua che fuoriesce sia realmente pulita;
- spostate la valvola selettrice sulla posizione "risciacquo" o "rinse" per permettere alla sabbia di ricompattarsi all'interno del filtro;
- riaccendete la pompa per qualche secondo per eliminare tutti i residui rimanenti;
- spegnete nuovamente la pompa;
- spostate la valvola selettrice sulla posizione "filtrazione";
- chiudete la valvola del tubo di scarico, se presente;
- riaccendete la pompa.
Dopo aver effettuato l'operazione di controlavaggio, sarà necessario pulire anche il prefiltro della pompa. Così come nel caso del filtro a sabbia, anche il cestello della pompa che serve a filtrare gli eventuali residui, può intasarsi a causa di foglie e di altro materiale organico. Ecco le principali fasi dell'operazione di pulizia del prefiltro della pompa:
- spegnete la pompa;
- chiudete tutte le valvole;
- spostate la valvola selettrice sulla posizione "chiuso";
- togliete il cestello e pulitelo;
- inserite nuovamente il cestello nella posizione iniziale;
- aprite le valvole;
- spostate la valvola selettrice sulla posizione "filtrazione";
- accendete la pompa.
Queste due operazioni possono sembrare piuttosto complesse ma, dopo averle eseguite diverse volte, sarete in grado di effettuarle senza difficoltà. Se avete dubbi o problemi, rivolgetevi al vostro tecnico di fiducia.
Controllo dei parametri del cloro e altre attività di mantenimento. Come avviene ogni giorno, dopo tutti queste operazioni di manutenzione settimanale, è necessario controllare nuovamente che i parametri principali, come il cloro o il pH, si trovino all'interno dei livelli ottimali. Per questo, se è necessario, sarà indispensabile ristabilire i livelli normali di cloro o, in determinati casi, eseguire un trattamento (o clorazione) shock. In alcuni casi, ad esempio in presenza di alghe, dovrete utilizzare anche un antialghe e/o un flocculante per mantenere l'acqua trasparente e pulita. Questa e le precedenti attività dovrebbero essere sufficienti per la manutenzione ordinaria settimanale della piscina. In caso di dubbi o di problemi non risolti, è sempre preferibile rivolgersi a un tecnico di fiducia o al rivenditore della propria piscina.
La manutenzione alla fine della stagione
Quando la bella stagione sta per finire, è il momento di prepararsi alle operazioni della chiusura della piscina. Questo procedimento viene denominato "invernaggio". Ovviamente, quest'attività va eseguita a meno che non siete proprietari di una piscina riscaldata con copertura telescopica che può essere usata tranquillamente anche d'inverno. In generale, però, la vasca va preparata per la stagione fredda, solitamente prima del mese di ottobre e prima che la temperatura si abbassi al di sotto dei 12 gradi. Proprio come nelle operazioni di apertura, è necessario pulire le pareti e il fondo della piscina, lavare gli skimmer e il prefiltro della pompa. In seguito, è preferibile eseguire una clorazione shock per pulire a fondo l'acqua e tutta la vasca. Al termine, è necessario controllare i principali parametri, il cloro e il pH, per riportarli ai valori ottimali. L'ultima operazione, prima di coprire la piscina, è quella di versare nella vasca lo svernante e aspettare almeno 8 ore prima di spegnere e togliere la pompa. In alcuni casi, soprattutto nei climi più freddi, può essere utile inserire dei contenitori o galleggianti di plastica per impedire all'acqua di congelarsi. Se dovesse succedere, infatti, a causa delle basse temperature, il ghiaccio potrebbe mettere a rischio la struttura della piscina, causando la formazione di fessure e crepe all'interno della vasca.
Per evitare che l'acqua si sporchi durante l'inverno è fondamentale coprire la vasca con una copertura invernale. In questo modo, inoltre, si eviteranno pericoli per animali o per bambini che potrebbero cadere all'interno della piscina. Come abbiamo già spiegato, in inverno la piscina non va svuotata per evitare di compromettere l'equilibrio delle pareti della vasca e quindi mettere a repentaglio la struttura. Lasciare l'acqua, invece, oltre a non mettere a rischio la struttura, aiuterà a mantenere la vasca in buone condizioni per l'apertura estiva."
Strumenti e prodotti per la manutenzione della piscina
Per poter mantenere in ottimo stato la propria piscina e, di conseguenza, assicurare la salute dei bagnanti, è necessario acquistare diversi strumenti e prodotti per la pulizia e per la disinfezione della vasca. In commercio ne esistono una vasta gamma che si adattano a tutti i tipi di budget e di caratteristiche della piscina. Ecco quali sono i principali strumenti e prodotti per eseguire un'ottima manutenzione della vasca.
Pulitori: i proprietari di piscine hanno a disposizione tantissime opzioni e tipologie di pulitori per pulire il fondo e le pareti della vasca. Esistono strumenti sia manuali, come aspiratori e spazzole, che automatici, con batterie o connessi alla rete elettrica. Di questi ultimi esistono un gran numero di marche che offrono moltissimi pulitori e robot per la pulizia. Come scegliere il più adatto? I pulitori vanno scelti in base al tipo, alla forma e al rivestimento della piscina. Non è lo stesso, infatti, pulire le pareti arrotondate di una piscina gonfiabile che pulire quelli di una vasca interrata o con ostacoli sul fondo, ad esempio scalette o mosaici.
Retini: uno degli accessori che non può mancare nelle operazioni di manutenzione della piscina, sono i retini. L'acqua della piscina, infatti, può essere facilmente raggiunta da residui organici, come le foglie. Esistono retini di tantissimi tipi e in materiali diversi, permettendo di essere uno strumento disponibile per tutti i tipi di budget. Non dimenticate di acquistare un'asta della lunghezza che vi permetta di raggiungere facilmente tutte le parti della piscina.
Disinfettanti: la disinfezione della piscina è un'operazione indispensabile per mantenere l'acqua limpida e pulita. Esiste una vasta gamma di prodotti, naturali o chimici, fra cui il più usato è il cloro. Oltre al tipo di disinfettante scelto e a fare attenzione ai materiali di cui è composta la piscina, è fondamentale fare attenzione al loro utilizzo e alle quantità usate, per evitare di mettere a rischio la salute dei bagnanti, evitando irritazioni della pelle e degli occhi. Utilizzare regolarmente questi prodotti nelle giuste dosi, vi permetterà di poter ottenere un'acqua pulita e senza pericoli. Mantenendo una concentrazione costante, infatti, eviterete che l'acqua venga inquinata da diversi tipi di microrganismi. Ecco i principali disinfettanti in commercio:
- cloro. Questa sostanza chimica è, senza dubbio, una delle più utilizzate in assoluto per la disinfezione dell'acqua delle piscine. Viene usata come disinfettante grazie alla facilità d'uso e al basso costo. L'utilizzo del cloro permette di evitare che l'acqua si contamini con virus e batteri. Questa sostanza, inoltre, si scioglie lentamente, è piuttosto resistente al sole e può essere acquistata in pastiglie, in polvere e in forma liquida. Il livello di cloro all'interno della vasca dev'essere sempre tenuto sotto controllo, ad esempio attraverso il metodo D.P.D. (Dietil-p-fenildiamina). Per poter essere efficace, infatti, questa sostanza dev'essere distribuita in maniera uniforme e il valore di cloro libero deve oscillare fra 0.6 e 1.0 ppm (mg/l);
- ossigeno attivo. Ha un costo maggiore rispetto ad altri metodi di disinfezione come il cloro. Tuttavia, ha il vantaggio di evitare eventuali irritazioni agli occhi o alla pelle dei bagnanti. Questo trattamento, infatti, è inodore, meno corrosivo e non compromette il sapore dell'acqua. È consigliato soprattutto per le piscine private di piccole dimensioni. Solitamente, è possibile acquistare questo prodotto sotto forma di liquido e di pastiglie;
- bromo. Dopo il cloro, questo è uno dei prodotti più utilizzati per la disinfezione delle piscine. I vantaggi del bromo sono la mancanza di odore, la resistenza alle alte temperature e non produce irritazioni alle mucose dei bagnanti. Nonostante ciò, è un prodotto più costoso rispetto al cloro e ha un minor potere disinfettante. In generale, il bromo da utilizzare nelle piscine viene venduto in pastiglie;
- regolatori del valore del pH. Il pH è un valore che, nel caso delle piscine, indica l'acidità o la basicità dell'acqua. I valori ideali oscillano in generale fra 7,2 e 7,6. Se questi livelli sono superiori o inferiori, si potrebbe rischiare non solo la salute dell'impianto stesso ma anche quella dei bagnanti. Per questo, oltre a controllare periodicamente il livello del pH con l'apposito kit, manuale o elettronico, è necessario utilizzare i cosiddetti regolatori del pH per riportare questo valore al livello ottimale e, di conseguenza, evitare rischi;
- elevatore del valore del pH. Se il pH è più basso dei valori minimi ottimali (troppo acido), l'acqua non è necessariamente pericolosa per i bagnanti ma lo è, senza dubbio, per la struttura della piscina. Un pH troppo basso, infatti, può causare la corrosione dei materiali della vasca. In questo caso, utilizzeremo un elevatore del pH, ad esempio il bicarbonato di sodio;
- riduttore del valore del pH. Se il pH supera i valori ottimali (troppo basico) è possibile che il cloro, una sostanza che è strettamente connessa al livello del pH, perda in parte il suo potere disinfettante dell'acqua della vasca. Di conseguenza, si può assistere al proliferare di batteri e alghe, mettendo a rischio la salute dei bagnanti. Le cause di un aumento del pH possono essere temperature troppo alte, condizioni climatiche avverse o un elevato numero di bagnanti. In questo caso, è necessario utilizzare un riduttore del pH, un prodotto chimico in grado di abbassare il livello del pH dell'acqua;
- podotti complementari. Oltre ai disinfettanti e ai regolatori del pH, può essere necessario usare ulteriori prodotti per mantenere in salute l'acqua della piscina e, di conseguenza, della struttura e dei bagnanti.
Quali sono i principali prodotti complementari da utilizzare?
- antialghe. Le alghe possono essere uno dei problemi più comuni all'interno delle piscine. La proliferazione può essere causata da una manutenzione inefficace, da temperature troppo alte o dalla mancanza di cloro. Quando appaiono, rendono le pareti della vasca piuttosto scivolose e l'acqua diventa torbida. Per eliminarle, è necessario utilizzare un prodotto specifico, l'antialghe o alghicida, che dev'essere usato seguendo le istruzioni del fabbricante e facendolo agire in acqua secondo i tempi riportati sulla confezione. Dopo l'utilizzo, sarà necessario pulire la piscina con un retino e, se opportuno, anche con un pulitore, per eliminare tutti gli eventuali residui;
- anticalcare e disincrostante. L'acqua della piscina può essere da un altro problema, quello della durezza. Questa caratteristica può causare l'apparizione di incrostazioni all'interno della vasca e negli impianti. Se vi trovate in questa situazione, è indispensabile eliminare i depositi di calcare con un apposito anticalcare che solitamente si vende sotto forma di pastiglie o liquido. Fate estrema attenzione a seguire le indicazioni presenti su questo prodotto, soprattutto se state per eseguire altri tipi di trattamento dell'acqua. Solitamente, inoltre, per utilizzare l'anticalcare, sarà necessario svuotare la piscina;
- svernante. Questo è uno dei prodotti più importanti durante le operazioni della chiusura della piscina prima della stagione fredda. Durante la fase d'invernaggio, infatti, l'utilizzo dello svernante permette di mantenere l'acqua della piscina in ottime condizioni durante lunghi periodi. Questo prodotto permette di evitare la proliferazione di alghe e l'apparizione di batteri. L'uso svernante è una delle ultime operazioni da eseguire nel momento della chiusura della piscina, solitamente poco prima di coprire la vasca con l'apposita copertura invernale. Si versa direttamente nella piscina e dev'essere lasciato nell'acqua per diverse ore per permettere alla sostanza di spargersi in maniera uniforme. In questo modo, eviterete sorprese quando deciderete di aprire la piscina per la bella stagione;
- flocculante. Questo prodotto è fondamentale quando l'acqua appare torbida e piena di piccoli residui difficili da filtrare. Il flocculante, infatti, ha l'obiettivo di aggregare i residui, renderli più grandi e, di conseguenza, permettere al sistema di filtraggio di trattenerli, in modo tale da ottenere nuovamente un'acqua limpida. Solitamente, la presenza di sporco di piccole dimensioni può essere causata da diverse ragione, fra cui la presenza di alghe o di polvere trasportata dagli agenti atmosferici. Solitamente, questa sostanza si vende in versione liquida o solida ed è necessario seguire alla lettera le istruzioni riportate sul prodotto per evitare di danneggiare la vasca o di mettere in pericolo la salute dei bagnanti.
Problemi con l'acqua della piscina
Quando le operazioni di manutenzione non vengono eseguite in maniera corretta o a causa di altri elementi esterni, l'acqua della piscina può presentare diversi problemi. Fra i più comuni troviamo quelli che vi elenchiamo di seguito.
Acqua verde. Se notate che l'acqua della piscina è diventata improvvisamente verde, la causa più probabile è che siano apparse delle alghe all'interno della vasca. A sua volta, l'apparizione delle alghe è causata solitamente da una errata disinfezione dell'acqua o del sistema di filtrazione. Anche le alte temperature o parametri errati del cloro e del pH possono essere una delle cause dell'acqua verde. La contaminazione dell'acqua, dunque, permette la crescita delle alghe, colpevoli della colorazione verde dell'acqua. Le pareti e il fondo della piscina, inoltre, saranno viscidi, rendendo pericoloso il bagno.
Se l'acqua della piscina è verde, la prima operazione da fare è la pulizia dei filtri attraverso il procedimento del controlavaggio. In seguito, misurate il pH dell'acqua con l'apposito kit e correggete i parametri nel caso siano errati, con i relativi regolatori del valore del pH. Se il problema dell'acqua verde è causato da valori errati del cloro, la soluzione migliore è quella di eseguire un trattamento shock. Dopo aver eseguito uno di questi procedimenti, utilizzate il pulitore e il retino per eliminare tutti i residui della alghe e ripetete il processo di controlavaggio per ottenere di nuovo un'acqua limpida e cristallina.
Acqua torbida. In alcuni casi, soprattutto se la manutenzione ordinaria non è state eseguita in maniera ottimale, è possibile che l'acqua della piscina diventi torbida, rendendo impossibile riuscire a vedere il fondo della vasca. In generale, le cause principali sono che il sistema di filtrazione non sta funzionando in maniera adeguata, che i parametri del pH siano errati o la durezza dell'acqua. Le principali soluzioni, dunque, all'acqua torbida sono la misurazione e l'eventuale correzione del valore del pH e controllare e pulire il sistema di filtrazione.
Se questi rimedi non hanno risolto il problema, potrete usare un chiarificatore, un prodotto che aiuta a rimuovere le particelle di sporco e a schiarire l'acqua. Ricordate, però, di non abusare di questa sostanza. Se l'acqua torbida persiste, l'ultima soluzione è il flocculante che vi aiuterà ad aggregare i residui che saranno catturati più facilmente dal sistema di filtrazione.
Acqua bianca. In alcuni casi, l'acqua può assumere anche una colorazione bianca, quasi lattiginosa. Anche in questa eventualità, le cause più probabili potrebbero essere un valore errato del pH, un'elevata durezza dell'acqua o un mal funzionamento o sporcizia del sistema di filtrazione. Innanzitutto, cominciate misurando con l'apposito kit il pH. Nel caso il valore sia errato, riportatelo ai valori ottimali attraverso l'utilizzo dei regolatori del pH. Se il problema persiste, dovrete controllare il sistema di filtraggio e provvedere alla sua pulizia, ad esempio attraverso un'operazione di controlavaggio. Infine, se le particelle di sporco da rimuovere sono troppo piccole, usate un flocculante per permettere ai residui di aggregarsi e di essere catturato dal sistema di filtrazione.
Funghi. Come sappiamo, la manutenzione della piscina è fondamentale per evitare rischi per la salute dei bagnanti. Se non viene eseguita con cura, infatti, l'acqua della vasca può trasformarsi in un ricettacolo di virus e batteri. Una delle problematiche a cui spesso devono fare attenzione i bagnanti sono i temuti funghi. Si tratta di microrganismi che si possono trovare in ambienti umidi e con temperature piuttosto alte, proprio come una piscina. Se vengono in contatto con il nostro corpo, i funghi provocano infezioni. Uno delle parti del corpo più colpita dai funghi sono i piedi che entrano a contatto con la superficie della piscina. Ovviamente, la prima regola per evitare di esporsi a infezioni, è quella di mantenere sempre la vasca in perfette condizioni, eseguendo costantemente le operazioni di disinfezione. In più, per maggiore precauzioni, i bagnanti dovrebbero cercare di utilizzare le ciabatte a bordo piscina e soprattutto di farsi una doccia prima e dopo il bagno per evitare di permettere la proliferazione di quei microrganismi che possono causare infezioni.
Scritto da
GuidaPiscine.it
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