Le piscine per le strutture turistico-ricettive

Le responsabilità in capo a gestori, proprietari e direttori; argomento che si discuterà il 19 ottobre presso la Camera di Commercio di Salerno in un convegno gratuito.

14 OTT 2016 · Tempo di lettura: min.
Le piscine per le strutture turistico-ricettive

Attraverso l'Accordo Stato-Regioni relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio emanato nel 2003, le piscine delle strutture turistico-ricettive sono entrate a pieno titolo tra le piscine ad uso pubblico.

Tali strutture appartengono, infatti, alla categoria A2, e vengono considerate piscine ad uso collettivo ovveroquelle inserite in strutture già adibite, in via principale, ad altre attività ricettive come alberghi, camping, complessi ricettivi e simili, nonchè quelle al servizio di collettività (palestre, centri sportivi o simili), accessibili ai soli ospiti, clienti, soci della struttura stessa.

Le Regioni hanno recepito in modo ancora non completo l'Accordo e solo poche si sono dotate di strumenti legislativi adeguati. Lo ha fatto l'Emilia Romagna, con la DGR n. 1092 del 18/07/02005, la Lombardia con la DGR n. 8/2552 del 17/05/2006, la Toscana con la Legge Regionale n. 8 del 9/03/2006 (non ancora in vigore a causa dell'assenza del Regolamento di Attuazione), la Liguria con la DGR n.852 del 04/08/2006, le Marche con la DGR n.874 del 24/07/2006, l'Umbria con la Legge Regionale n. 117 del 06/02/2007 (non ancora in vigore a causa dell'assenza del Regolamento di Attuazione) e San Marino con il Decreto n.50 del 2/03/2006.

Le altre Regioni, tra cui la Campania, non si sono ancora dotate di una propria regolamentazione e di conseguenza le piscine che vi risiedono non hanno una normativa certa alla quale attenersi.

L'unica regola valida per tutte le Regioni, già a partire dal 2003, è quella dettata per i requisiti impiantisticii, in particolare per quelli chimico-fisici dell'acqua della piscina.

Si tratta di requisiti piuttosto restrittivi, che, se correttamente applicati, in molti casi condurranno alla necessità di modificare l'attenzione che attualmente viene prestata alla manutenzione della piscina, modificando la frequenza dei controlli e la metodologia delle azioni di conduzione. Nei casi di nuove realizzazioni e/o di ristrutturazione sarà poi indispensabile attenersi scrupolosamente alle norme tecniche in vigore.

Un punto di grande interesse per i gestori di strutture turistiche con piscina è rappresentato dall'obbligo o meno del bagnino.

Questo tema è stato affrontato in modo ambiguo, poiché ad una prima decisa presa di posizione da parte dell' Accordo Stato-Regioni, che prevede senza mezzi termini l'obbligo dell'assistenza ai bagnanti per tutte le piscine, sono seguiti provvedimenti legislativi da parte delle Regioni più "morbidi", che hanno differenziato le situazioni.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è l'introduzione di diverse figure che sottendono alle diverse responsabilità, che vanno individuate e formalmente nominate:

- il responsabile della piscina;

- il responsabile degli impianti tecnologici;

- il responsabile della sicurezza dei bagnanti.

Il documento nel quale devono venire illustrate le modalità di gestione e di controllo della piscina è il Piano di Autocontrollo, che il responsabile della piscina redige sotto la sua responsabilità e che indica i provvedimenti adottati per garantire l'igienicità dell'acqua e della intera struttura in generale, nonché la sicurezza dei bagnanti.

In aggiunta a quanto in vigore dal 2003 devono essere osservate le regole in materia di permessi urbanistici, di scarico delle acque, di approvvigionamento di acqua potabile, di responsabilità in caso di incidente.

Tutte queste disposizioni sono frammentate e spesso difficili da reperire e da conoscere da parte degli albergatori, che sono così esposti a contravvenzioni e a possibili condanne nel malaugurato caso in cui vengano commessi illeciti in buona fede.

Per chi volesse approfondire la tematica sviluppata nell'articolo facciamo presente che il giorno 19 ottobre alle ore 15:00 presso la Sala conferenze della Camera di Commercio di Salerno si parlerà degli adempimenti e delle responsabilità per quanto concerne le piscine delle strutture turistiche.

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Il convegno si prefigge lo scopo di indicare per sommi capi e in modo comprensibile le responsabilità dell'albergatore e le situazioni maggiormente a rischio per quanto riguarda la costruzione e la gestione di una piscina turistico-ricettiva. La partecipazione è gratuita.

Scritto da

Sunrise Piscine e Centri Benessere s.r.l.

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