Il segreto per una manutenzione brillante di piastrelle e mosaico
Piastrelle e mosaico per il rivestimento della piscina permettono di creare combinazioni ed effetti di colore unici e offrono, inoltre, una resistenza elevata, a patto di fare attenzione alla loro manutenzione. Ecco alcuni consigli sul tema da Guidapiscine.it.

Questi materiali permettono di creare combinazioni uniche e offrono, inoltre, una resistenza elevata, a patto di fare attenzione alla loro manutenzione. Ecco alcuni consigli sul tema da guidapiscine.it in collaborazione con Bisazza, Florim e Casalgrande Padana, imprese leader rispettivamente nel settore mosaici, piastrelle e grès.
Il primo passo per avere un rivestimento che duri nel tempo è quello di rivolgersi a specialisti del settore in modo da non avere sorprese durante la fase di realizzazione e ricevere assistenza in caso di necessità. Sia piastrelle che mosaici devono essere incollati in maniera impeccabile sul fondo della vasca attraverso prodotti specifici. In generale si consiglia di utilizzare questo tipo di rivestimento nelle zone a clima temperato e in aree in cui il terreno sia stabile, poiché freddo e zone poco stabili potrebbero compromettere la resistenza delle piastrelle, causando il distacco delle tessere.
In generale chi si occupa di rivestimenti afferma che, grazie alla resistenza di questi materiali, non è necessaria una manutenzione specifica. Soprattutto se la fase di realizzazione è stata corretta, piastrelle e mosaici non dovrebbero richiedere un particolare tipo di cura se non una pulizia ordinaria.
Per poter pulire il rivestimento è necessario innanzitutto svuotare la piscina. Nel caso in cui le piastrelle non mostrino particolari problemi, potrebbe essere utile passare sulle tessere un panno umido per avere una lucentezza rinnovata. Per le piscine in mosaico vetroso si possono utilizzare detergenti di uso comune (tranne quelli contenenti acido fluoridrico, acido fosforico o detersivi alcalini), avendo cura di risciacquare abbondantemente con acqua. Solitamente il problema più frequente è quello del calcare, per questo le imprese consigliano un detergente acido.
Per mantenere inalterata la stabilità del rivestimento è necessario un accurato trattamento delle acque. In caso di pH basso, infatti, si assiste alla creazione di muffe e soprattutto alghe nere che si potrebbero attaccare alle fughe delle piastrelle. Se ci si trova in questa situazione, pulire con i detergenti è inutile ma è necessario passare ad un trattamento shock dell'acqua o ristabilire il valore del pH tramite correttori di acidità o basicità.
La massa d'acqua di una piscina ha la funzione di regolatore termico, evitando variazioni brusche della temperatura. Tuttavia, può capitare che si stacchino alcune tessere del rivestimento a causa di un cattivo stato dell'acqua o di piccoli assestamenti della struttura. In questo caso, dopo aver svuotato la piscina, è necessario incollare nuovamente le piastrelle con uno dei prodotti disponibili in commercio adatti per questo tipo di materiali.
Un'altra raccomandazione importante è quella di non togliere l’acqua dall'impianto per un lungo periodo. Questa operazione, infatti, causerebbe variazioni troppo rapide di temperatura e la struttura potrebbe danneggiarsi a causa delle spinte provenienti dal terreno. Il consiglio è quello di svuotare la vasca solo per qualche giorno per la manutenzione ordinaria e poi inserire nuovamente l'acqua possibilmente proteggendo la piscina con una copertura.